Cos’è lo splintaggio dei denti?
In ortodonzia, lo splintaggio dentale è una tecnica che permette di stabilizzare la posizione dei denti a conclusione di una cura. La procedura più frequente consiste nel fissare, sulla superficie linguale di alcuni elementi dentari, un filo di metallo con resina composita. In alternativa, si può utilizzare un nastro composto da fibra di vetro e resina biocompatibili. Il posizionamento più comune è sulla superficie linguale dei denti da canino a canino, perché questi elementi tendono a muoversi più facilmente degli altri.
A cosa serve
Lo splintaggio dentale serve per mantenere e consolidare il risultato raggiunto o con la terapia ortodontica, sia che sia stata fatta con apparecchi fissi o rimovibili, o con la terapia parodontale (piorrea). Infatti i denti, per adattarsi alle forze che si sviluppano durante la masticazione, non sono ancorati in maniera fissa ma sono sempre mobili e questa normale mobilità è più accentuata al termine della terapia ortodontica o nelle condizioni in cui vi è un ridotto supporto osseo come appunto accade nella malattia parodontale. Per questo motivo lo splintaggio viene applicato in quei casi nei quali è necessario attivare un processo di immobilizzazione per stabilizzare i denti, evitando che tornino alla posizione originaria. Questa procedura è necessaria per consolidare i risultati ottenuti affinché durino nel tempo, come nel caso di contenzioni post-ortodontiche (ad esempio, dopo aver portato un apparecchio dentale fisso) o in caso di particolari cure per malattie parodontali (ad esempio, dopo aver effettuato il trattamento della piorrea).
Quanto dura lo splintaggio ortodontico?
In genere, lo splintaggio ortodontico viene applicato per un periodo di tempo circoscritto (uno o due anni), a seconda della cura effettuata. L’obiettivo è quello di mantenere una stabilità duratura dell’allineamento dei denti ottenuto. Tuttavia, le tempistiche possono variare notevolmente da paziente a paziente, anche in funzione dell’entità della motilità dentaria e dell’età: gli adolescenti raggiungono più rapidamente la stabilità ossea al termine di una cura ortodontica; nell’adulto il processo è più lento. Inoltre, negli adulti soggetti a migrazione dentaria causata da malattia parodontale (piorrea) o instabilità occlusale è consigliato mantenere lo splintaggio per tutta la vita.
Costo dello splintaggio dentale
Il costo di questa procedura ortodontica non è fisso: può variare non solo a seconda del professionista o della clinica dentale cui ci si rivolge, ma anche sulla base di diversi fattori che includono ovviamente la tipologia di materiale utilizzata. In genere, si va dai 200 euro circa richiesti per uno “splintaggio a filo” fino ai 1.000/2.000 euro circa per uno splintaggio ortodontico realizzato con leghe metalliche, resine o fibre e materiali ceramici. Inutile dire che scegliere dei materiali più costosi è anche una garanzia in più per quanto riguarda la durata dei risultati ottenuti.
Come si mantiene lo splintaggio?
Per mantenere nel modo migliore lo splintaggio, è indispensabile osservare un’igiene orale approfondita e accurata, a causa della tendenza a un più intenso accumulo di placca batterica nel settore dentale coinvolto. Potrebbe accadere che, durante le normali pratiche d’igiene dentale quotidiana, il filo si stacchi – anche se questa è un’eventualità molto remota, soprattutto se la metodica è stata ben realizzata. Tuttavia, qualora si dovesse verificare tale evenienza, è necessario contattare l’ortodontista e fissare subito un appuntamento: a volte bastano pochi giorni perché i denti si muovano e quindi un intervento tempestivo risulta fondamentale. Anche nel raro caso in cui, nonostante il filo sia ben fissato, i denti si spostino lo stesso, è consigliabile rivolgersi immediatamente al proprio dentista, affinché possa intervenire in tempi rapidi, sistemando lo splintaggio.
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Lo staff di Medical Center Padova segue il paziente in ogni fase relativa all’applicazione dello splintaggio dentale per la stabilizzazione della posizione dentaria a conclusione di una cura ortodontica. Ad applicazione avvenuta, il paziente viene monitorato per verificare se l’adattamento allo splintaggio avvenga in maniera corretta, dal punto di vista del comfort, dell’estetica e della fonetica. Gli specialisti, inoltre, indirizzano sulle modalità di pulizia domestica da adottare, pianificando al contempo le visite di igiene professionale cui sottoporsi (almeno due volte l’anno). Solo in una seconda fase, quando vi sarà la certezza che i denti siano stabili, lo staff prenderà in considerazione l’eventuale sostituzione dello splintaggio con una mascherina o placchetta removibile.
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