Presenza immancabile del team di specialisti del Medical Center Padova al consueto programma tv di approfondimento “TV7 Con voi, Speciale Sera” condotto da Elena Cognito e andato in onda lo scorso 21 settembre. La tematica in esame di questo quarto appuntamento riguarda La Salute nella Bocca del Bambino, argomento delicato e molto spesso sottovalutato. Ne parlano il Dott. Alvise Cappello, direttore sanitario del Medical Center Padova e gli specialisti, il Dott. Pierluigi Pelagalli, esperto in chirurgia orale, implantologia, parodontologia ed odontoiatria digitale con uno studio specialistico a Roma nonché fondatore della rete “Il Dentista del Bambino” e il Dott. Serif Can Kuskonmaz, specializzando in pedodonzia. Un asse Roma-Padova importante perché l’esperienza vuole essere condivisa. Come chiarisce il Dott. Pelagalli, l’importanza di creare un vero e proprio network si traduce in condivisione di format, procedure e protocolli “La condivisione di esperienza e metodologie ci dà una grande forza e ci permette di crescere molto, arricchendoci ognuno con le esperienze degli altri. Finalmente sta crescendo la considerazione intorno alla salute del cavo orale nei bambini, tant’è che ad oggi sono più di 70 i centri specializzati in tutta Italia a porre massima attenzione alla cura, approccio e interesse dei bambini per farli crescere sani e forti.
Il Dott. Pierluigi Pelagalli sulla Prevenzione Dentale per i bambini
Rompe le righe il Dott. Pelagalli introducendo un’iniziativa molto importante, svoltasi dal 20 al 25 Settembre 2021, sulla prevenzione dentale per i più piccoli che si propone di sensibilizzare le famiglie, attraverso una serie di iniziative pensate per offrire consulenze ed esami gratuiti, circa l’importanza di sottoporre precocemente i propri figli a visite e check-up ortodontici.
A sottolineare la centralità della prevenzione il Dottor Pierluigi Pelagalli, Presidente dell’associazione “Il Dentista Dei Bambini”: “L’obiettivo è azzerare la paura e l’angoscia che il bambino prova nel momento in cui deve affrontare una visita dal dentista e avvicinare e coinvolgere le famiglie. Una missione di sensibilizzazione che possa intercettare e correggere in modo precoce qualsiasi tipo di disfunzione e favorire la crescita sana e un corretto sviluppo della bocca dei nostri bambini. Ad esempio, un metodo semplificato di valutazione precoce del rischio carie è il KIDS CARIO TEST, basato su linee guida ministeriali che riesce a individuare scientificamente l’entità e i principali fattori di rischio carie di ciascun paziente così da poter approcciare la terapia giusta e prevenire la carie con le sue conseguenze”. Fondamentale è il coinvolgimento dei genitori, i primi alleati del medico. A tal proposito, è stata sviluppata un’app scaricabile su IOS e Android sempre relativa al KIDS CARIO TEST, per mantenere aggiornati i genitori sui risultati dell’esame e fornire consigli e indicazioni specifici. Questo perché la prevenzione si svolge prevalentemente a casa, quindi è compito degli specialisti dare suggerimenti corretti e spingere i genitori a metterli in pratica.
C’è da dire che anche la genetica conta “C’è familiarità rispetto ad alcuni disturbi, tranne che per quelli parodontali. Ci sono poi tutta una serie di abitudini scorrette che possono incidere sul corretto sviluppo del cavo orale dei propri bambini. Oggi si parla molto di prevenzione materno-infantile perché già dalla gravidanza la mamma può incidere, ad esempio, sui gusti e sapori dei figli: pensiamo a una mamma che mangia molti dolci, questa abitua anche il feto al loro sapore e di conseguenza il bambino sarà più goloso e propenso al consumo di dolci. Ma anche nei primi mesi di vita è importante che la mamma abbia una bocca sana perché può trasmettere i batteri al neonato, ad esempio nel momento in cui soffia sul cucchiaino o assaggia la pappa, è proprio lì che avviene il passaggio dei batteri. Per cui se la bocca della mamma è sana, c’è meno possibilità di trasmettere agenti cariogeni ai bambini. Insomma ci sono tantissime accortezze che i genitori devono avere nei confronti dei propri figli già dai primi mesi di vita”.
Assodato l’obiettivo della prevenzione, possiamo riportare al centro del discorso il bambino: come affronta tipicamente una visita dal dentista? “Da quando ho dato alla luce mia figlia, mi si è aperto un mondo. Da lì ho iniziato a pensare come poteva vivere realmente un bambino l’esperienza di una visita, tendenzialmente manifestando angoscia e timore. Quindi ho cercato di sviluppare un percorso che potesse essere il più sereno possibile. Ci siamo sforzati di pensare a procedure facili e snelle per facilitare i bambini e impostare metodiche di prevenzione così da attuare successivamente interventi minimi. Non abbiamo trascurato neanche gli ambienti: lo studio è tappezzato di cartonati che presentano in maniera giocosa e sotto forma di cartoons gli strumenti e le apparecchiature mediche. In più abbiamo pensato di predisporre un monitor con cuffie, frontale alle poltrone, per far sì che i bambini possano guardare i cartoni animati durante tutta la durata della visita. D’altronde, la distrazione è un elemento di ‘sedazione’ fantastico che mette i bambini al loro agio e ne stimola la totale collaborazione. Insomma, abbiamo adottato tanti piccoli accorgimenti che coccolano i bimbi e li fanno arrivare in struttura col sorriso.
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Il Dott. Serif Can Kuskonmaz sulla corretta educazione dentale
Il dibattito si allarga di complessità con le argomentazioni del Dott. Serif Can Kuskinmaz che esordisce ribadendo l’importanza di un consulto dentistico nei primi mesi di vita. “I primi denti da latte iniziano a uscire indicativamente verso i sei mesi di vita, per questo è importante che il bambino faccia una prima visita già in questa fase iniziale. Al contrario di quello che si pensa, i denti da latte sono fondamentali per un corretto sviluppo della bocca e per questo vanno curati: accompagneranno il bambino per 12-13 anni, definendo lo spazio dentale per quelli permanenti. Per questo motivo, consiglio di fare una prima visita sin da subito, in modo da fornire una corretta educazione sull’alimentazione, l’igiene e sulla cura generale al bambino ma prima ancora ai genitori.
Alla domanda successiva, circa l’igiene orale dei piccolissimi, il dottore risponde “L’igiene orale è fondamentale anche nella prima fase della vita, io consiglio di iniziare già verso il sesto mese di vita appena nasce il primo dentino. Bisogna lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno utilizzando uno spazzolino preferibilmente a setole morbide, altrimenti le setole dure potrebbero causare traumi a gengive e smalto. Dai sei mesi ai sei anni è consigliato utilizzare un dentifricio che contenga una quantità massima di 1000 ppm di fluoro, nemico di carie e batteri, mentre passati i sei anni la quantità può aumentare. Questo perché il fluoro aiuta sì a tenere protetto il cavo orale, però nei bambini una dose eccessiva potrebbe provocare fluorosi, ossia ingestione eccessiva e prolungata di fluoro, e altri problemi a livello dentale.
Spazzolino elettrico si o no? “Consiglio di iniziare con uno spazzolino manuale, almeno fino ai tre anni. Durante questo periodo i genitori devono essere sempre presenti per educare il bambino a una corretta pulizia del cavo orale, affinché acquisisca la giusta manualità. Anche il dentista può essere consultato in questa fase per fornire assistenza sia ai genitori che al bambino. Acquisite le corretta manovre di igiene, il bambino potrà passare allo spazzolino elettrico. Personalmente consiglio di approcciarsi a questo strumento non prima dei 6 anni”.
Invece, cosa succede se il piccolo paziente si dimostra ansioso e impaurito o, in generale, molto poco collaborativo? “In generale spingiamo i bambini a vincere questa paura adottando un contatto più amichevole e improntato al gioco. Però, in casi di eccessiva ansia o in presenza di pazienti con “bisogni speciali”, questo approccio positivo non basta e spesso ricorriamo al metodo della sedazione cosciente tramite protossido d’azoto, un gas innocuo miscelato con ossigeno. Questo, una volta inalato dal bambino attraverso una mascherina, tende a rilassarlo e tranquillizzarlo e ci permette di procedere con le cure. Il bello di questo tipo di sedazione è che non ha alcun effetto collaterale e una volta terminata la terapia, somministriamo al bambino dell’ossigeno in modo che il protossido venga espulso nel giro di cinque minuti”.
Il Dott. Alvise Cappello
Il Dott. Alvise Cappello interviene su più fronti per completare le trattazioni dei precedenti specialisti. In aggiunta alle buone pratiche di igiene orale, il Dott. Cappello ci indica la giusta durata di un lavaggio completo e corretto “è stato studiato che per una corretta igiene orale ci vogliono 30 secondi per ogni quarto di bocca, quindi 2 minuti totali che se ci pensiamo bene sono un tempo lunghissimo. Un buon sistema per impegnare il bambino potrebbe essere quello di disporre in bagno di una clessidra, in modo da rendere l’esperienza un gioco. Al contrario, tenere l’acqua del rubinetto che scorre, oltre ad essere antiecologico, ci dà una percezione del tempo accelerata quindi tendiamo a dedicare meno tempo nel lavaggio. Anche lo spazzolino elettrico può aiutare perché ha una durata già stabilita e definita”.
Durante l’intervista, il Dott. Cappello continua a concentrandosi ancora una volta sull’importanza della giusta sensibilizzazione verso i genitori “Molte delle paure che hanno i pazienti adulti derivano da cattive esperienze vissute da bambini. Una delle domande che ci viene rivolta con più frequenza è relativa alla prima visita. Il genitore è sempre molto incerto se portare dal dentista il proprio figlio a 3 o 4 o 5 anni d’età. Per questo parliamo di educazione: anche il genitore deve essere istruito sotto questo punto di vista, deve comprendere che bisogna prevenire un qualsiasi problema sul nascere, perché a lungo andare questo si può trasformare in qualcosa di più serio. Pensiamo, ad esempio, all’uso del ciuccio: è consigliabile non prolungare il suo utilizzo oltre il primo anno di vita ed è assolutamente bandito arrivati ai tre anni. Questo perché può provocare disallineamenti, malformazioni della mascella e cambiare la conformazione della bocca, problematiche che più avanti potrebbero essere la causa di problemi di respirazione e serie malocclusioni. Quindi è importante essere consapevoli ed evitare determinati atteggiamenti”.
A questo proposito, “Il pedodontista è una figura chiave nei bambini che manifestano questo tipo di problematica. Ad esempio, questo specialista si può accorgere della ipertrofia delle tonsille, se il bambino è un respiratore orale, tutti segni di una cattiva respirazione notturna. Anche noi, col nostro gruppo di Medicina del Sonno, trattiamo queste anomalie nei bambini. Il bruxismo invece, rientra nell’ambito delle parasonnie, cioè può essere provocato o da un aspetto emotivo, cioè quando il bambino vive un momento di difficoltà, o da un aspetto di inquietudine fisica, ad esempio nel momento in cui erompono i denti permanenti il bambino sente fastidio per cui digrigna i denti per liberarsi di quella sensazione sgradevole; ancora, lo sfregamento involontario dei denti può essere collegato ad apnee notturne provocate dalla ipertrofia delle adenoidi o delle tonsille e, in questo caso, il bruxismo diventa un meccanismo di compenso. Per tale ragione è indispensabile lavorare in team con esperti specializzati su più fronti”.
Seguite l’intervista completa su “La Salute nella Bocca del Bambino” e visitate il sito di Medical Center Padova, nella sezione Medici Dentisti per saperne di più!