Ma il mio dentista è pulito?
Il controllo dell’igiene nello studio del dentista e …… non solo.
Pochi (tra i non addetti ai lavori) sanno che una delle cause più frequenti di diffusione delle malattie in ambito sanitario è la scarsa attenzione all’igiene.
Il problema è così importante che anche recentemente il Ministero della Sanità ha pubblicato dati preoccupanti su questo problema (non solo italiano).
Se a questo fatto si aggiunge l’ignoranza degli utenti che non sanno guardare e quindi valutare, si capisce come le cosiddette infezioni nosocomiali siano un problema molto serio.
Lo studio del dentista è un ambiente tra i più sporchi, perché raramente si applicano tutte le norme igieniche necessarie (costano care).
Vediamo allora come possiamo capire se il dentista che ci segue lavora in un ambiente “pulito” e se si preoccupa di difendere la nostra salute.
La prima cosa da verificare è se prima di iniziare la visita si lava le mani. Poi dovrebbe sempre usare i guanti (che vanno cambiati ad ogni paziente) e la mascherina.
Il medico e l’assistente non dovrebbero mai uscire dallo studio indossando i guanti e non devono toccare con i guanti gli strumenti che si trovano dentro i cassetti.
Noi quando andiamo dal medico diamo per scontato che gli strumenti siano sterili, a chi piacerebbe ricevere nella propria bocca uno specchietto usato con un altro paziente e non lavato.
Ma il trapano? Questo strumento come la siringa aria-acqua dovrebbero essere sempre sostituiti ad ogni paziente. Diffidate se quando vi sedete in poltrona sono già montati. In questo caso, se tenete alla vostra salute, chiedete che vengano sostituiti.
Infine tutte le maniglie che vengono toccate durante il lavoro, i cordoni dei trapani e le cannule degli aspiratori dovrebbero essere sempre protette da guaine mono uso per evitare che lo spray (ricco di batteri e virus) provocato durante il lavoro e che si deposita su queste parti venga poi trasferito a voi.
Quando si eseguono procedure che richiedono strumenti sterili come l’implantologia, questi devono essere conservati i buste sigillate nelle quali vi deve essere un’etichetta che riporta la data di imbustamento e la data di scadenza (30 giorni). Inoltre il campo operatorio e le aree dove sono appoggiati questi strumenti debbono essere protetti con teleria sterile. Anche il paziente il medico e l’assistente devono indossare camici sterili per evitare la contaminazione.
Ultimo suggerimento: chiedete al vostro professionista di mostrarvi le procedure di sterilizzazione e, soprattutto, l’area sterilizzazione. Questa dovrebbe essere disposta in modo da avere un percorso a senso unico che impedisca di mescolare accidentalmente strumenti sporchi con strumenti puliti. Se mancano queste condizioni forse è meglio cambiare medico!
In conclusione la nostra salute non ha prezzo e le malattie che possiamo contrarre dal medico possono essere estremamente gravi (epatite B e C) e non sempre facilmente curabili.
Chiedere al nostro professionista maggior cura potrebbe salvarci la vita!
Per avere un’idea di quanto sia importante questo problema bisogna ricordare che prima dell’introduzione della vaccinazione l’8% dei dentisti ed il 20% dei chirurghi orali risultava positivo ai test sierologici per l’epatite B.