L’importanza dell’implantologia: parola agli esperti
Eccoci giunti al secondo appuntamento con l’intervista televisiva ai medici del team Medical Center Padova. Il 6 luglio, il dott. Antonio Olivo, specialista in chirurgia maxillo-facciale e co-titolare del Centro, e il dott. Alberto Ceccarello, odontoiatra esperto in protesi conservative, hanno parlato dell’importanza dell’implantologia dentale durante il programma di approfondimento andato in onda su TV7 e intitolato “TV7 Con voi, Speciale Sera”, condotto da Elena Cognito.
Il dott. Antonio Olivo. Benessere psicofisico e salute dentale
Quando si parla di “implantologia dentale”, in genere non se ne conoscono bene le implicazioni. Il dott. Olivo ha spiegato brillantemente l’importanza di intercettare precocemente eventuali criticità della bocca, per prevenire problematiche che potrebbero inficiare la bontà di eventuali interventi protesici. A seguito del lungo periodo di pandemia, molti pazienti hanno trascurato la propria salute dentale, con gravi ripercussioni. Per questo motivo, argomenta lo specialista, «noi raccomandiamo a tutti i nostri pazienti di effettuare almeno due sedute periodiche di igiene l’anno» per valutare la situazione legata al parodonto, all’osso. Infatti, se l’osso dovesse riassorbirsi – e questo può avvenire a qualsiasi età – diventa poi difficoltoso finalizzare un intervento di implantologia. È bene eseguire una radiografia di controllo ogni 2 o 3 anni e, in caso di necessità, la scelta di ricorrere all’impianto è ormai considerata la più ovvia e normale. «L’impianto altro non è che una radice artificiale costruita in titanio – specifica il dott. Olivo – che viene inserita nell’osso che precedentemente supportava il dente».
Naturalmente, il materiale utilizzato deve essere di prima qualità, in modo da garantire un risultato ottimale. Ogni soluzione viene tuttavia studiata sulla base delle specifiche esigenze del paziente e deve essere quindi di tipo “personalizzato”. Da notare a questo proposito che, presso Medical Center Padova, l’équipe medica è multidisciplinare, quindi lo studio del caso clinico è seguito da più figure professionali che contribuiscono, ognuno nel proprio campo, alla riuscita finale. «Noi siamo degli architetti della bocca – chiosa lo specialista – e l’architetto lavora sulla base di un progetto», sul quale tutti i professionisti competenti devono poter intervenire.
Il dott. Olivo conclude il suo intervento rispondendo alla domanda sull’osteoporosi, problematica medica che interessa prevalentemente le donne. Si tende a credere che la mancanza di calcio (indotta da farmaci o naturale) che porta all’osteoporosi femminile sia un ostacolo all’implantologia. In realtà, questo non è vero. «L’osteoporosi di per sé non rappresenta una controindicazione all’implantologia», spiega il chirurgo, «il problema si pone se la paziente è in trattamento con farmaci che possono causare un’alterazione del metabolismo osseo», poiché tali farmaci (in particolare i bifosfonati) in caso di impianto inibiscono la guarigione dell’osso e possono addirittura provocarne la necrosi. In sostanza, quando si pianifica un intervento d’implantologia dentale è sempre molto importante non sottovalutare alcun aspetto clinico e confrontarsi con i vari specialisti interessati.
Il dott. Alberto Ceccarello. Approccio terapeutico personalizzato e riabilitazione post-protesica
Il dott. Alberto Ceccarello sottolinea l’importanza di studiare approfonditamente la situazione del paziente sotto tutti i punti di vista, anche in funzione della riabilitazione che questi dovrà affrontare. «L’impianto è un sostituto dei denti che abbiamo perso», evidenzia l’odontoiatra; perciò, «non è importante solo che vi sia una sufficiente quantità di osso», per decidere se intervenire o meno. In questo senso, in via preliminare deve essere effettuata una serie completa di esami per raccogliere quanti più dati possibile, che consentano ai professionisti coinvolti di mettere a punto il piano terapeutico migliore per il paziente. Da valutare, nello specifico, che non è da considerare solo l’aspetto “funzionale”, ma anche quello “estetico”, al fine di ottenere un risultato naturale. Poter tornare a sorridere con gioia e senza disagio, sentirsi a proprio agio con la propria bocca e riacquistare fiducia in se stessi sono senz’altro obiettivi primari dell’intervento protesico e della successiva riabilitazione.
Il dottor Ceccarello conclude le proprie argomentazioni rispondendo alla domanda sulla possibilità di infezione in caso di impianto. «È molto più difficile debellare un’infezione su un impianto che su un dente», spiega il medico. Questo perché il dente, per sua natura, possiede tutte le caratteristiche fisiologiche per potersi difendere dall’aggressione di batteri nocivi, mentre i materiali artificiali introdotti non possiedono questa caratteristica. Quindi, l’impianto va curato con molta attenzione, attraverso un’igiene orale domiciliare corretta, approfondita e accurata, e tramite visite periodiche di controllo con l’igienista (massimo ogni 4 mesi), poiché, contrariamente a quello che si crede, «un impianto è più delicato di un dente naturale, come del resto tutte le protesi».
Per scoprire tutti i dettagli sulle procedure che coinvolgono l’implantologia e i consigli del dott. Olivo e del dott. Ceccarello, seguite l’intervista completa sugli impianti dentali e non perdete il prossimo appuntamento con gli esperti di Medical Center Padova il 10 agosto.