IL PROLASSO DELLA MITRALE, LA PROFILASSI ANTIBIOTICA E LA RESISTENZA DEI BATTERI
Spesso viene casualmente diagnosticato il prolasso della mitrale. Questa situazione è oggi molto più frequente che nel passato perché le indagini diagnostiche, sono molto più efficienti.
Scoperta questa condizione, si suggerisce un protocollo terapeutico per ridurre il rischio che queste valvole del cuore non perfette possano essere danneggiate da batteri entrati accidentalmente nel sangue a seguito di ferite.
Periodicamente le società scientifiche si preoccupano di rivedere le procedure per adattarle al progresso della scienza. Nel 2007, dopo un’attenta analisi dei dati disponibili, l’American Heart Association ha pubblicato una revisione delle linee guida per la prevenzione dell’endocardite infettiva.(1)
La profilassi antimicrobica per le procedure dentali è oggi raccomandata solo per pazienti a più alto rischio di gravi conseguenze da endocardite, che devono essere sottoposti a procedure ad altissimo rischio.
Chi sono i pazienti ad alto rischio?
- individui con storia di endocardite batterica;
- portatori di protesi valvolari;
- pazienti affetti da malattie cianogene congenite non corrette (tetralogia di Fallot) compresi quelli con condotti o shunt palliativi.
- pazienti che nei sei mesi precedenti hanno subito la correzione di difetti cardiaci congeniti.
Quali sono le procedure ad alto rischio?
- interventi odontoiatrici che prevedono la manipolazione chirurgica dei tessuti gengivali;
- interventi nella regione periapicale dei denti (cure canalari, estrazioni, rimozione di suture, biopsie, posizionamento di bande ortodontiche)
- la perforazione della mucosa orale.
Le procedure che non richiedono la profilassi antibiotica sono le sedute di igiene orale e le cure conservative (otturazioni).
Nonostante vi siano moltissimi nuovi antibiotici, per la profilassi dell’endocardite per le procedure dentarie l’Amoxicillina è il farmaco di scelta per i pazienti non allergici alla penicillina; essa ha un’eccellente biodisponibilità e ha una buona attività contro lo Streptococco Viridans che è la causa più frequente di endocardite. Ne vanno assunti 2 gr. 30 – 60 minuti prima della procedura.
Per i pazienti allergici alla penicillina:
- Clindamicina: 600mg. 30-60 minuti prima dell ‘intervento o in alternativa
- Azitromicina: 500mg. 30-60.
La somministrazione di questi farmaci deve essere effettuata sotto sorveglianza medica. Gli antibiotici sono farmaci potenti ed il loro uso deve essere mirato per evitare di selezionare batteri resistenti.
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(1) Wilson et Al. Prevention of infective endocarditis: guidelines from the American Heart Association Rheumatic Fever, Endocarditis and Kawasaki Desease Committee, Council on Cardiovascular Desease in the Young, and the Council on Clinical Cardiology, Council on Cardovascular Surgery and Anesthesia, and the Quality of Care and Outcames Research Interdisciplinary Working Group. Circulation 2007; 116:1736
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